Emergenza educativa

Buonasera lettori, oggi vorrei trattare un tema che, attualmente, è molto discusso: l’emergenza educativa.
Sinceramente tengo molto ad attuare delle correlazioni con la realtà attuale in quanto lo ritengo un metodo efficace, affinché si amplino le nostre conoscenze. E, sinceramente, la conoscenza ci permetterà di volare con le “nostre ali”. Inoltre, affronterò un tema strettamente correlato alla nostra vita, infatti tratterò l’educazione.

EMERGENZA EDUCATIVA 

Viviamo in una società in cui trattare l’emergenza educativa è ritenuto strettamente necessario. Tale emergenza si può constatare nei giovani, in quanto l’educazione possiede una visione strettamente puerocentrica che parte  dagli adulti: essi fungono da modelli imitativi.
Secondo Rousseau l’educazione non ha solo come scopo quello di fornire un’istruzione e favorire la formazione del carattere, ma anche quello di fornire alla società un uomo in grado di agire per il bene collettivo. Quindi, oggi, parlando di emergenza educativa è chiaro che vi sia un problema correlato al prodotto dell’educazione: l’agire.  
Odiernamente l’uomo agisce solamente in funzione del bene individuale, ovvero secondo le proprie esigenze, esonerandosi autonomamente dalle regole della convivenza.
È possibile rendere veritiera tale considerazione tramite l’esperienza dei guidatori, essi sono soggetti al traffico a causa di qualche individuo che decide di fermare la sua auto proprio al centro della strada, cassonetti  perché deve gettare i propri rifiuti, ciò significa che egli, per comodità, preferisce essere causa del traffico anziché il causato delle regole civili.
Tuttavia, gli individui che compiono tali azioni, le ritengono insignificanti. Infatti, secondo il mio parere personale, l’emergenza educativa consiste nella somma di azioni commesse dall’uso inappropriato del logos. A tal proposito vorrei approfondire la mia tesi soffermandomi sulla distinzione dell’educazione secondo Rousseau.
L’uso del logos si rivela necessario ed efficace, poiché attraverso il suo utilizzo si può giungere all’apprendimento autonomo.
Rousseau afferma che l’educazione debba essere caratterizzata da una negativa, egli non la intende in senso peggiorativo, bensì con lo scopo di progettare l’apprendimento mediante l’esperienza, evitando quindi eventuali intervento.
In base a quanto appena  scritto, sarebbe opportuno rendere nota una correlazione con la tematica dell’emergenza educativa, in quanto ritengo che un’educazione positiva (è "positiva" quell’educazione che fornisce i dati e non permette il raggiungimento tramite l’esperienza) sia alla base di tale fenomeno.
Secondo il mio parere, un fanciullo che apprende l’educazione positiva, dimenticherà presto i dati fornitigli dall’adulto e Il suo comportamento inizierà ad essere scorretto e ineducato, contrastando i canoni educativi imposti dalla società. 
A mio parere questa tematica dovrebbe assolutamente essere trattata, poiché essa ha delle correlazioni con la realtà attuale, in quanto viviamo in un’epoca in cui i cittadini hanno perso la vera concezione del diritto costituzionale, del rispetto delle regole della convivenza civile.
Credo che avere queste responsabilità sia una e vera e propria occasione, poiché esse sono state ottenute dopo una serie di lunghi e aspri scontri, considerando ciò, il decrescere delle azioni civili umane anziché il progredire, rende necessario il trattamento  di queste tematiche. Si potrebbe reagire sottoponendo gli adulti ad un percorso andragogico, che permette di formare il civile  in grado di agire per il bene collettivo.

 

GRAZIE PER AVER LETTO QUESTA MIA CONSIDERAZIONE, FATEMI SAPERE IL VOSTRO PARERE SINCERO! 🌹

 

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