25/11/2018

VIOLENZA SULLE DONNE 
Tale tematica mi ha costretta ad uscire con uno spray dentro la borsa, per la constante paura di una possibile violenza. Questo ha condotto tale situazione, ha innescato una paura nella donna ineguagliabile con altre.

L’uguaglianza

Da sempre, noi donne siamo state sottomesse dagli uomini, poiché secondo quest'ultimi siamo essere inferiori. Oggi, fortunatamente, a livello politico siamo tutti uguali ma a livello sociale: l'uguaglianza totale non è realmente giunta oltre la soglia della consapevolezza, quando parlo di uguaglianza non mi riferisco solo a quella tra sessi ma anche di razza, orientamento sessuale, fisica, caratteriale, cioè uguaglianza sostanziale. L’uguaglianza in sé è stata raggiunta in seguito ad un lungo calvario, solo nel Settecento siamo riusciti a raggiungerla con l’affermazione dell’illuminismo e l’uso della ragione commesso da tutti, di conseguenza non vi erano distinzioni di livello sociale, così avevano affermato gli Illuministi.

Femminicidio

Quando penso a tale giornata, il pensiero si basa inizialmente sul femminicidio. In questi ultimi anni, il femminicidio è stato un argomento, un problema sociale, che ha interessato molte persone a livello mondiale. In questi ultimi anni, molte DONNE hanno perso la vita perché amavano troppo i loro uomini (i casi più frequenti sono quelle in cui il fidanzato/ compagno/ marito commette tale brutalità quindi mi sto basando sulla maggioranza) donne che hanno trovato sempre una scusa, convincendosi che fosse una dimostrazione d'affetto, la gelosia, trasformata in ossessione, dei loro uomini. Donne, costrette dal contesto, a licenziarsi dal proprio posto di lavoro perché non volevano arrivare tardi a casa, altrimenti rischiavano di essere menate. Il proprio uomo, anche con una scusa banale, le picchiava ma loro davano la colpa a loro stesse, lo giustificavano. Si allontanavo dalle famiglie, famiglie che conoscevano le loro figlie e sapevano che ci fosse qualcosa che non andava.  
Ogni giorno una DONNA  si sveglia o con la speranza che l'uomo accanto a lei, si svegli di buon umore. Si guarda ogni giorno allo specchio vedendo il suo volto, il suo corpo, il suo cuore, il suo dolore celarsi sotto i lividi. Non può  uscire di casa per la paura, che non denuncia, non parla.
Una Donna che, quando ha sofferto per l'ultima volta,  ha visto per l'ultima volta l'inferno, il volto del suo uomo, quando ha respirato per l'ultima volta, quando il suo cuore ha smesso di battere, ha  capito che la colpa non era delle donne, ma dell'uomo, del proprio uomo. Tuttavia l'ha  capito troppo tardi, tranquillaoppo tardi per urlarlo al mondo, per dare ragione alle famiglie, per essere libera e per Vivere.

Debolezza 

La debolezza penso che sia la chiave di tutto. Talvolta, non vi è la forza fisica necessaria per combattere o  per smettere di combattere  o per iniziare  a combattere. La debolezza, spesso, è da parte degli uomini. Deboli perché non hanno appreso l’educazione emotiva, spesso correlata all’apprendimento pedagogico della fanciulla. Io penso che, alla base di tutto, vi sia l’educazione, che permette le relazione interpersonali tra vari individui.

L’educazione

Prima dell’apprendimento pedagogico, dovremmo attenzionare l’apprendimento andragogico. Il comportamento aggressivo di un adulto, che svolge il compito di tutore e funge quindi da modello imititavo, si tradurrà a sua volta in un atteggiamento aggressivo nel fanciullo, divenuto adulto. Quindi, oggi, possiamo parlare di emergenza educativa proprio per questo motivo. L’adulto ha bisogno di sottoporsi ad un processo andragogico, prima di sottoporre il fanciullo ad un apprendimento pedagogico.

Vorrei approfondire in maniera adeguata ma trascrivere il mio pensiero nero su bianco, mi rende arrabbiata. Non riesco ancora a realizzare il fatto che l’uomo anziché utilizzare la ragione come forza motrice per il progresso, non la utilizzi completamente. Tuttavia, un fenonomeno che mi sta a cuore è proprio l’ermegenza educativa e spero di dedicarne uno spazio questa settimana.

A presto lettori🍂

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